Può succedere a tutti di sentire gli occhi stanchi e affaticati, dopo una giornata passata davanti al computer, al tablet, al cellulare oppure immersi in una lettura di un libro, per studio o per lavoro. Nel periodo che stiamo vivendo, in cui siamo costretti a rimanere in casa, i sintomi fastidiosi legati all'affaticamento visivo possono aumentare e ridurre l’efficienza del nostro sistema visivo. Ecco una guida e alcune indicazioni sul da farsi. POCHE REGOLE PER RIDURRE GLI OCCHI STANCHI E AFFATICATI SPOSTARE LO SGUARDO DAL VIDEO e mettere a fuoco una mira da lontano , ad esempio fuori dalla finestra, frequentemente Contemporaneamente raddrizzare la schiena, muovere il collo e rilassare le spalle e le braccia. UTILIZZARE UN’ILLUMINAZIONE CORRETTA L’illuminazione sul piano di lavoro deve essere tre volte maggiore rispetto al resto del locale. Non leggere o lavorare in una stanza buia con l'illuminazione del video eccessiva MANTENERE LA DISTANZA FISIOLOGICA DI LETTURA La distanza ottimale per guardare un dispositivo digitale dipende dalla grandezza del video (1.5 volte la grandezza) La distanza minima per guardare uno smartphone è 30/40 cm dagli occhi. EVITARE LE POSIZIONI DISTESE Utilizzare piani di lavoro e sedie adeguate all’altezza del soggetto in modo tale che possa appoggiare i piedi a terra. E’ difficile mantenere una posizione corretta quando siamo sdraiati sul letto o sul divano. EVITARE di GUARDARE LA TELEVISIONE dopo aver passato la giornata al computer o smartphone è oltremodo stancante per gli occhi. Dopo molte ore di attività lavorativa o studio davanti ad un video è buona cosa uscire di casa e fare una passeggiata .......... pandemia permettendo ! Quando è stata l’ultima volta che Vi siete sottoposti ad un controllo della vista? Siete spesso stanchi? Soffrite di mal di testa? Vi bruciano gli occhi? Avete difficoltà nella visione notturna? Vale la pena di sottoporVi al controllo. Angelo Castelli Optometrista Essere sempre connessi porta molti vantaggi, ma significa anche essere raramente off-line, dai nostri dispositivi e con la mente. Lo stesso vale per gli occhi con un significativo impatto sulla nostra visione. Sono disponibili le nuove lenti SMART progettate per uno stile di vita connesso ed in movimento ma personalizzate in base all'età dell'utente. I nostri bisogni visivi evolvono con l'età "Per me una visione nitida da vicino e da lontano è fondamentale e talvolta mi sento stanca" " oltre ad una visione nitida, ho bisogno di rilassare gli occhi, che tendono a sentirsi stanchi, soprattutto a fine giornata" "Dopo i 40 anni ho iniziato ad avere difficoltà a focalizzare da vicino e ho bisogno di un aiuto" "Ho bisogno di lenti adeguate per vedere bene a tutte le distanze. L'adattamento è sempre una sfida" AFFATICAMENTO VISIVO
Può succedere a tutti di sentire gli occhi stanchi e affaticati, dopo una giornata passata davanti al computer, al tablet, al cellulare oppure immersi in una lettura di un libro per studio o per lavoro. Nel periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, in cui siamo costretti a rimanere in casa, l’astenopia può aumentare e ridurre l’efficienza del nostro sistema visivo ad esempio negli studenti che sono costretti a passare molte ore davanti al computer per assistere alle lezioni. Ecco una guida e alcune indicazioni sul da farsi. 10 REGOLE PER RIDURRE LO STRESS DEL SISTEMA VISIVO ALZARE LO SGUARDO: ad intervalli regolari i ragazzi e gli adulti dovrebbero alzare lo sguardo e mettere a fuoco una mira da lontano per alcuni secondi. UTILIZZARE UN’ILLUMINAZIONE CORRETTA L’illuminazione sul piano di lavoro deve essere tre volte maggiore rispetto al resto del locale. Non leggere o lavorare in una stanza buia con una sola lampada da tavolo. ELIMINARE EVENTUALI RIFLESSI Evitare di illuminare eccessivamente i dispositivi digitali o il materiale cartaceo per mantenere la percezione periferica del locale di studio o di lavoro. MANTENERE LA DISTANZA FISIOLOGICA DI LETTURA La distanza ottimale per guardare da vicino corrisponde a quella che intercorre tra la prima nocca del dito medio e il gomito (distanza di Harmon) circa 40 cm . TENERE LA SCHIENA DIRITTA Utilizzare piani di lavoro e sedie adeguate all’altezza del soggetto in modo tale che possa appoggiare i piedi a terra. EVITARE LE POSIZIONI DISTESE Quando si legge o si guarda la televisione, è preferibile sedersi correttamente evitando posizioni sdraiate o piegati in avanti o di lato. E’ difficile mantenere una posizione corretta quando siamo sdraiati sul letto o sul divano. GUARDARE LA TELEVISIONE ALLA DISTANZA CORRETTA La distanza corretta dipende dal tipo di televisore. Nel caso di uno schermo Full HD è uguale a 1.5 volte la diagonale. UTILIZZARE CORRETTAMENTE IL COMPUTER Il centro dello schermo deve essere collocato più in basso di 20° rispetto alla linea di sguardo. La distanza degli occhi allo schermo è compresa da 40 a 80 cm, in base alle dimensioni dello schermo . L’illuminazione del locale deve essere più bassa rispetto al monitor in modo tale che la luminosità del computer sia circa 3 volte più ampia rispetto all’ambiente. Occorre ridurre i riflessi sullo schermo. Le finestre devono essere collocate lateralmente rispetto al computer. UTILIZZARE CORRETTAMENTE TABLET E CELLULARE La distanza ottimale tra gli occhi e il tablet e il cellulare è uguale alla distanza di lettura, circa 40 cm . Non fare uso dei dispositivi digitali al buio. Si consiglia di non utilizzarli un’ora prima di andare a letto per non alterare la qualità del sonno. ALTERNARE LE ATTIVITA’ Si consiglia ai ragazzi e ai bambini di alternare l’attività da vicino (studio, lettura, utilizzo dei dispositivi digitali) con attività manuali, come il gioco e l’attività sportiva. Angelo Castelli Optometrista Alla luce degli sviluppi riguardanti il Coronavirus COVID-19, pensiamo sia utile fornire maggiori informazioni riguardo l’utilizzo delle lenti a contatto.
L’importanza dell’igiene dovrebbe essere ribadita continuamente ai portatori di lenti a contatto, ricordando loro di lavarsi a fondo le mani prima di toccarsi gli occhi e le lenti a contatto. Occorre anche ricordare ai portatori di lenti a contatto di non utilizzarle oltre al tempo indicato e per chi utilizza lenti a ricambio frequente di pulirle correttamente, assicurandosi di disinfettarle a fondo. I portatori devono interrompere l’utilizzo delle lenti a contatto quando non si sentono bene come specificato nelle indicazioni valide per tutte le malattie. 4 punti fondamentali per tutti i portatori 1. L’uso delle lenti a contatto è sicuro Le lenti a contatto continuano a essere una forma sicura e altamente efficace di correzione visiva per milioni di persone in tutto il mondo. Ad oggi non esistono evidenze che i soggetti sani debbano evitare di portare le lenti o che i portatori di lenti a contatto siano a maggior rischio di infezioni da Corona virus rispetto a chi porta gli occhiali. Ricordo solo di seguire le istruzioni per l’uso delle lenti a contatto evitando, in particolare, che queste vengano“a contatto” con l’acqua (del rubinetto, della piscina,della vasca da bagno ecc.). 2. Disinfettare le lenti a contatto. A seconda dei casi,i portatori dovranno gettare le lenti a ricambio giornaliero ogni sera oppure disinfettare correttamente le lenti a ricambio frequente e il portalenti, solo con soluzioni per lenti a contatto, secondo le istruzioni fornite dal produttore e dallo specialista. 3. È fondamentale lavarsi accuratamente le mani Che si portino le lenti a contatto o gli occhiali,è importantissimo lavarsi le mani a fondo e con cura, usando acqua e sapone, asciugandole poi con salviette di carta usa e getta. Peri portatori di lenti a contatto questo vale almeno ogni qualvolta si mettano e si tolgano le lenti. 4. Disinfettare qualsiasi tipologia di occhiali. Alcuni virus,come il COVID-19, possono rimanere sulle superfici dure per ore o anche per interi giorni, trasferendosi, durante il contatto, sulle dita e sul volto di chi porta gli occhiali. Non esistono evidenze scientifiche che l’uso di occhiali fornisca protezione nei confronti del COVID-19 o di qualsiasi altra trasmissione virale. Meravigliati con le lenti a contatto il momento è adesso, ma con le lenti giuste le lenti a contatto sono un' alternativa agli occhiali per correggere la vista. influiscono sul modo in cui tu ti vedrai e gli altri vedranno te. Quali che siano le tue esigenze, con le lenti a contatto avrai un nuovo look, avrai la libertà di essere più attivo, di praticare lo sport e avrai la possibilità di vederci meglio. La prima lente a contatto NON può essere acquistata al banco o per corrispondenza. Potrebbe rimanere decentrata , spostarsi o addirittura uscire dall'occhio oppure attaccarsi alla cornea con un effetto a ventosa. Purtroppo questi fattori sono asintomatici , non vengono avvertiti ma possono causare danni. Quando si comprano le lenti a contatto NON si parla solo di qualità del prodotto ma soprattutto di personalizzazione in base alle misure corneali. E' facile capire che per un occhio grande servirà una lente di diametro maggiore rispetto ad uno piccolo. L'Optometrista e contattologo Castelli Angelo, con 30 anni d'esperienza, è in grado di consigliarti sulla scelta migliore e scongiurare i pericolo d'ipersensibilizzazione corneale, scarsa tollerabilità ,fastidio, secchezza . Requisiti minimi delle lenti a contatte applicate nell'occhio: CONFORT : NON si deve avvertire la presenza della lente nell'occhio VISIONE : Chiara e nitida anche nei minimi particolari SEMPLICITA' : si mettono e tolgono facilmente TECNOLOGIA : design innovativo con bordi assottigliati BLOCCO UV : 95% dei raggi UVB e 80% UVA SODDISFATTO o RIMBORSATO : se non sarai soddisfatto della tua esperienza verrai rimborsato Negli ultimi decenni in tutti i paesi del mondo la miopia è senza dubbio il difetto refrattivo che ha subito il più cospicuo incremento.
In Italia si stima che venga colpito il 30% della popolazione. La miopia, nei giovani adolescenti, NON è una malattia ! Non è causata da infezioni , irritazioni, degenerazioni o ereditarietà genetica. Quasi tutti, ormai, concordano con gli Optometristi che l'ambiente e le abitudini di vita contribuiscono direttamente alla diffusione della miopia. Come controllare la miopia? Giovani soggetti che lamentano un peggioramento della vista (adattamento miopico ) , in assenza di patologie e fino ad allora normo-vedenti, . dovrebbero considerare come utilizzano la propria vista e quali sono gli errori posturali ed ambientali che portano a tale peggioramento. L'Optometrista Il lavoro dell'Optometrista è finalizzato all'educazione visiva per prevenire il peggioramento miopico. Con la semplice comprensione delle meccaniche di funzionamento del sistema visivo è possibile fornire all'individuo miope la possibilità di migliorare l'utilizzo degli occhi e di controllare la sua ametropia. Esiste infatti un approccio diverso dal solito "sono peggiorato quindi aumento le diottrie "; Consiste nel cambiare le abitudini visive "cattive" che portano al peggioramento della vista. Per il trattamento della miopia "progressiva" , ricevo nel mio studio privato presso ottica Castelli a Melzo . Sono lieto di offrire consulenza su qualsiasi problematica relativa alla cura della visione I miei locali si avvalgono delle più avanzate tecnologie e sono posizionati nel centro città. Il parcheggio nell'immediato è a pagamento oppure gratuito a 100 m di distanza. Sono benvenute le persone con disabilità ,con accesso dal cancello adiacente al negozio . Goditi il sole ! Alla protezione ci pensiamo noi di Ottica Castelli
Un'offerta completa da lenti chiare fino a lenti da sole, tutte con protezione UV Vieni a vedere le nuove Lenti "intelligenti" progettate per adattarsi all'intensità del sole, assicurando una protezione totale dai raggi UV e dall'abbagliamento Tra smartphone, schermi di computer, lettori di ebook e smartwatch, oggi si trascorrono molte ore utilizzando i dispositivi digitali. L’uso prolungato e quotidiano può causare affaticamento oculare da digital device, una sensazione di disagio che si verifica dopo 2 o più ore di utilizzo dei dispositivi digitali. I sintomi più comuni e fastidiosi di affaticamento digitale sono la stanchezza e la secchezza.(1) Quasi il 70% degli adulti negli Stati Uniti riferisce di avere sintomi di affaticamento oculare da digital device (2) . I più colpiti sono i ventenni, con sintomi riferiti nel 73% dei casi. (3) Affaticamento e secchezza Sebbene il numero di ore trascorse davanti ai dispositivi digitali abbia chiaramente un ruolo,infatti il 30% degli americani adulti dedica più di 9 ore al giorno all’uso di dispositivi digitali (3), anche il tipo di schermo e l’alternanza tra diversi dispositivi possono essere causa di problemi per molti utenti.Ad esempio, i riflessi e l’abbagliamento possono portare le persone a strizzare gli occhi o a socchiuderli per diminuire il discomfort. Abbagliamento, riflessi e variazioni di luminosità causano problemi di ammiccamento, a loro volta, provocano instabilità lacrimale e secchezza oculare.E’ dimostrato che quando si è concentrati davanti allo schermo del computer si riduce la frequenza di ammiccamento, alterando la normale distribuzione delle lacrime e aumentando l’esposizione corneale. (4) Ma non si tratta solo del numero di ammiccamenti. Anche la completezza di tali movimenti influisce sulla stabilità lacrimale. La distribuzione non uniforme del film lacrimale può anche ridurre l’acutezza visiva e causare una visione offuscata. (4). I portatori di lenti a contatto avvertono tale secchezza in modo maggiore rispetto ai portatori di occhiali. (3) Fino all’85% dei portatori di lenti a contatto che utilizzano dispositivi digitali sperimenta almeno un sintomo legato alla secchezza oculare, rispetto al 71% dei non portatori. (2) Dato che il 90% dei portatori non parla al proprio professionista del disagio oculare causato dall’uso dei dispositivi digitali, molti di loro danno forse per scontato che non vi sia alcuna soluzione possibile .Le soluzioni ,invece ,esistono: Alcuni professionisti tendono a prescrivere farmaci asintomatici come i colliri, altri consigliano di usare lenti "neutre" con il blocco della luce blue per attenuare i sintomi da fotofobia (fastidio della luce) Le soluzioni offerte dell'Optometrista si basano soprattutto sull'educazione visiva per prevenire i sintomi fastidiosi. Con la semplice comprensione delle meccaniche di funzionamento del sistema visivo, è possibile fornire all'individuo la possibilità di migliorare l'utilizzo degli occhi e quindi, di ridurre i sintomi fastidiosi. la soluzione per aggredire la causa del problema consiste nel cambiare le abitudini "visive" cattive che portano ad un eccessivo affaticamento della vista. Per i problemi relativi all'affaticamento visivo, ricevo nel mio studio privato presso ottica Castelli a Melzo . Sono lieto di offrire consulenza su qualsiasi problematica relativa alla cura della visione I miei locali si avvalgono delle più avanzate tecnologie e sono posizionati nel centro città. Il parcheggio nell'immediato è a pagamento oppure gratuito a 100 m di distanza. Sono benvenute le persone con disabilità ,con accesso dal cancello adiacente al negozio . 1 Meyer D, Huenink S, Rickert P, Kollbaum P, Chamberlain P. Sintomi associati all’affaticamento oculare nei portatori di lenti a contatto morbide. Articolo presentato in occasione della Riunione annuale dell’accademia americana di optometria, Ottobre 2015; New Orleans, LA, USA. 2 Hall L, Coles-Brennan C. Affaticamento digitale degli occhi: più tempo davanti allo schermo = più affaticamento digitale degli occhi. Contact Lens Spectrum. 2015;30:38-40. 3 Convivere con l’affaticamento oculare nell’era digitale [Formazione clinica]. Contact Lens Spectrum. 2016;31:3-10. 4 Portello JK, Rosenfield M, Chu CA. Frequenza di ammiccamento e sindrome da visione al computer. Optom Vis Sci. 2013;90(5):482-487. |
AutoreAngelo Castelli Optometrista Archivi
Gennaio 2021
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